Dal dolore alla comunità: la forza dei congressi Huntington

Ho respirato amicizia, ascolto e libertà di esprimersi.

di Francesco Villa

Congresso HDYO Praga
Claudia Villa, Jenna Heilman (Direttore Esecutivo HDYO), Francesco Villa, Chiara Villa

Non sono molti anni che faccio parte del mondo Huntington. La diagnosi è arrivata nella mia famiglia nel 2008, come uno tsunami che ha stravolto tutto. Da allora ho attraversato difficoltà e vicende che forse molti altri, nella stessa situazione, conoscono bene. Per anni ho vissuto tutto in silenzio, poi ho iniziato a partecipare timidamente ad alcuni incontri in Italia: gli H-Days a Torino, il “viaggio del gene” a Milano, Padova, Cagliari, Napoli, e il congresso EHDN del 2022 a Bologna.


La vera svolta però è arrivata nell’ottobre 2023, quando con mia figlia Claudia ho preso parte al congresso EHA a Blankenberge, in Belgio. Mi sono trovato catapultato in un mondo che non conoscevo riguardo la Malattia di Huntington. All’inizio mi sentivo spaesato, impacciato, anche per via della lingua inglese che parlo a livello scolastico. Ma presto ho trovato il coraggio di buttarmi e lasciarmi trasportare.

Congresso EHA Blankenberge
Luis Aguilar (autore del libro “Cronaca di una sorte annunciata”), Francesco Villa

Quello che mi ha colpito più di tutto non sono stati i dati scientifici o le relazioni ufficiali – pure preziosissime – ma l’umanità. Ho respirato amicizia, ascolto, condivisione, la libertà di aprirsi senza dover nominare sempre la malattia. Ho conosciuto persone da tutto il mondo, ascoltato storie, partecipato a sessioni tematiche e incontrato ricercatori che ci hanno aggiornati sui trial in corso.


In quei giorni ho capito che la Huntington non è solo dolore, ma anche comunità. Emozioni, abbracci, sorrisi, pianti, nuove amicizie e persino allegria e spensieratezza hanno dato senso al viaggio. Parlarsi e raccontarsi è l’unico modo per imparare a convivere, insieme, con questa malattia.

Congresso EHDN Strasburgo 
Jimmy Pollard (uno dei più grandi specialisti di riabilitazione e comunicazione con le persone affette da Huntington), Francesco Villa

Forte di quelle esperienze, a Praga, invece, ho partecipato per la prima volta in compagnia delle mie figlie Chiara e Claudia ad un congresso HDYO. È stato un congresso che mi ha stravolto ancora di più e sono sempre più convinto che tutte le persone coinvolte in modo diretto o indiretto dalla MH debbano provare almeno una volta queste sensazioni ed emozioni.
Come negli altri congressi ho potuto ascoltare le testimonianze e le esperienze di persone provenienti dalle più svariate parti del mondo, partecipare a sessioni pensate per trattare specifiche tematiche, ascoltare ed incontrare i membri della comunità scientifica che ci hanno aggiornato su trial e sperimentazioni, ma la cosa che più mi ha colpito è stato il vivere in una vera community, emozioni, abbracci e sorrisi erano all’ordine del giorno. Una vera famiglia allargata!

La partecipazione poi alla sessione “Dual Perspective” con mia figlia Claudia, grazie all’invito di Jenna, Direttore esecutivo di HDYO, è stata un’esperienza unica, inizialmente carica di ansie, preoccupazioni e paure. Dovevo esprimermi in una lingua straniera e parlare di situazioni vissute o che stavo vivendo, situazioni che forse non conoscevano appieno nemmeno Chiara e Claudia.

Congresso EHDN Strasburgo 
Claudia Villa, Dr. Saúl Martínez-Horta (Neuropsicologo specializzato in Neuropsicologia Clinica e Direttore del Dipartimento di Neuropsicologia del CDINC), Francesco Villa

Alla fine le emozioni e la commozione hanno avuto il sopravvento, ho potuto condividere situazioni e pensieri di un genitore che si è trovato all’improvviso di fronte alla MH. Emozione che ha coinvolto tutta la famiglia quando siamo stati premiati con il premio “Most Inspirational”. Mi piacerebbe aver dato almeno il 10% del 100% che mi hanno dato i ragazzi presenti al congresso. Il congresso HDYO di Praga è stato davvero un’esperienza unica, indimenticabile, stracolma di emozioni, abbracci e amore, da provare!

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